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DR. BOB, UN POETA AL LICEO

germay2A sedici anni, sangue etiope e cuore veneziano, ama De André ma mentre scrive ascolta Bob Marley ed Enya: Germay Cappellin è un poeta, ancora inedito, mimetizzato tra gli alunni del Liceo Artistico di Brera. Dopo, racconta, “vorrei studiare filosofia e lettere antiche per avere un bagaglio culturale immenso cosicché un domani si avveri il mio grande sogno: fare il politico”. Il secondo sogno, in ordine di speranze, e che sta già ora cercando di avverare, è quello di “campare d’arte”, e così scrive versi e organizza reading, legge tanto e ascolta i monologhi di Roberto Benigni e Dario Fo, “che comunque restano i migliori”. Continua a leggere

POESIA, ARTE E MUSICA AL GOGOL OSTELLO

gogolUn poeta, un pittore e un pianista, 16, 18 e 19 anni, tutti e 3, martedì 3 dicembre alle 19.30 al Gogol’ Ostello in una performance a “Occhi vispi e segreti”. Tanto vispi da voler dimostrare quanto sia ancora viva la voglia dei giovani di Milano di continuare “la grande tradizione dei nostri connazionali famosi in tutto il mondo per la loro capacità artistica”. Tanto vispi da voler “richiamare le istituzioni a valorizzare i giovani talenti”. Tutto parte dai versi, profondi, semplici e semplicemente penetranti, di Germay Cappellin, etiope d’origine e milanese proprio come i suoi due compagni di avventura. Thomas Cucchi, pittore appena maggiorenne, è uno studente del liceo artistico di Brera proprio come Germay, Eliv Zaka, pianista 19enne, studia invece fotografia. Cosa hanno combinato queste tre giovani menti ferventi? Un cocktail di emozioni che, annunciate dalle poesie, vengono poi tradotte in quadri e musica. Tutto sulle pareti e nello spazio del café letterario Gogol Ostello, in via Chieti 1. Dalle 19.30 fino alle 22 tutto ascoltabile, ammirabile, godibili, anzi, da non perdere.

Per Omnimilanolibri un’anteprima:

Sono figlio di una madre
povera e severa
bella e inquietante
sono figlio di un padre
sconosciuto
sono figlio di mamma Africa.
Nato tra il suo fieno
Riscaldato dal suo bue
Cresciuto tra il suo latte
e il suo miele
tra il suo ritmo
e gli occhi severi
tra la pelle dorata
e il suo profumo.
Sono figlio e nipote di
Mamma Africa.
Io sono figlio della luce.