Archivi categoria: Poesia

TRAME D’ASSENZA IN VERSI

trame d'assenzaUn poeta esordiente, Davide Uria, che fa anche l’illustratore, ma i suoi versi non hanno nulla a che vedere con le sue opere artistiche. Ha pubblicato con Augh! EdizioniTrame d’assenza”, la sua prima raccolta pervasa dalla malinconia. Non fatica a dichiararlo, anzi, rende questo sentimento la leva delle sue creazioni, perché si tratta di una “sana malinconia”, quella del perdersi e ritrovarsi, nella vita e nei suoi versi penetranti ed essenziali.

Perché questo titolo?

“Trame d’assenza” è il titolo che ho scelto per rappresentare la mia raccolta. L’assenza descrive esattamente l’atmosfera dell’intero lavoro. Ogni verso e ogni poesia è una traccia, un frammento di un percorso dove si alternano presenze e mancanze. In tutte le composizioni c’è un sentimento di malinconia; un sentimento di odio e amore costante, quello che ti fa amare qualcosa quando ne senti la mancanza e te la fa odiare quando diventa un’abitudine. Una malinconia fatta di ricordi annebbiati e di elementi che non tornano; una sana malinconia dove si avvicendano assenze e vuoti, tristezze e gioie. Continua a leggere

VERSI DI QUARTIERE

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La grande Milano, messa in versi, non può essere ben rappresentata in una sola volta, è necessario dividerla per quartieri ed è così che hanno operato le edizioni Meravigli. Tanti poeti, tante zone, una moltiplicazione di sguardi sulla città che ne sanno catturare angoli inediti. Oppure ne sanno raccontare lo splendore, da anni noto, con parole diverse, quelle di chi sa come incastrarle alla maniera di un architetto, abituato a ragionare sull’equilibrio della struttura.

Dividere Milano per quartieri non separa le zone mettendole in contrapposizione ma valorizza al meglio le peculiarità di ciascuna di esse moltiplicando l’attrattività del loro insieme. Continua a leggere

POESIE, VACCHE E POTERE

F-TUTTILIADAPPLAUDIRECon “Lacrimante cielo” è stata nel 2013 una dei due finalisti lombardi del premio letterario organizzato dalla Rai, “La Giara”, e ora, anno 2014, Edizioni del Gattaccio, Alessandra Piccolo è tornata sferzante come non lo era stata prima. Ora, 12 mesi dopo, circa, distribuisce con gesti sicuri versi sintetici dalle rime non richieste ed occasionali, firmando la raccolta “Tutti lì ad applaudire le vacche in fiera”. Continua a leggere

DR. BOB, UN POETA AL LICEO

germay2A sedici anni, sangue etiope e cuore veneziano, ama De André ma mentre scrive ascolta Bob Marley ed Enya: Germay Cappellin è un poeta, ancora inedito, mimetizzato tra gli alunni del Liceo Artistico di Brera. Dopo, racconta, “vorrei studiare filosofia e lettere antiche per avere un bagaglio culturale immenso cosicché un domani si avveri il mio grande sogno: fare il politico”. Il secondo sogno, in ordine di speranze, e che sta già ora cercando di avverare, è quello di “campare d’arte”, e così scrive versi e organizza reading, legge tanto e ascolta i monologhi di Roberto Benigni e Dario Fo, “che comunque restano i migliori”. Continua a leggere

POESIA, ARTE E MUSICA AL GOGOL OSTELLO

gogolUn poeta, un pittore e un pianista, 16, 18 e 19 anni, tutti e 3, martedì 3 dicembre alle 19.30 al Gogol’ Ostello in una performance a “Occhi vispi e segreti”. Tanto vispi da voler dimostrare quanto sia ancora viva la voglia dei giovani di Milano di continuare “la grande tradizione dei nostri connazionali famosi in tutto il mondo per la loro capacità artistica”. Tanto vispi da voler “richiamare le istituzioni a valorizzare i giovani talenti”. Tutto parte dai versi, profondi, semplici e semplicemente penetranti, di Germay Cappellin, etiope d’origine e milanese proprio come i suoi due compagni di avventura. Thomas Cucchi, pittore appena maggiorenne, è uno studente del liceo artistico di Brera proprio come Germay, Eliv Zaka, pianista 19enne, studia invece fotografia. Cosa hanno combinato queste tre giovani menti ferventi? Un cocktail di emozioni che, annunciate dalle poesie, vengono poi tradotte in quadri e musica. Tutto sulle pareti e nello spazio del café letterario Gogol Ostello, in via Chieti 1. Dalle 19.30 fino alle 22 tutto ascoltabile, ammirabile, godibili, anzi, da non perdere.

Per Omnimilanolibri un’anteprima:

Sono figlio di una madre
povera e severa
bella e inquietante
sono figlio di un padre
sconosciuto
sono figlio di mamma Africa.
Nato tra il suo fieno
Riscaldato dal suo bue
Cresciuto tra il suo latte
e il suo miele
tra il suo ritmo
e gli occhi severi
tra la pelle dorata
e il suo profumo.
Sono figlio e nipote di
Mamma Africa.
Io sono figlio della luce.

POETI PER LA MEMORIA

cropped-100TPfCNEW3“Dove non arrivano politica, informazione e cultura, possono arrivare poesia ed arte” e, proprio con la poesia, declamata, l’appuntamento è sabato 26 gennaio alle 21 al CAM Garibaldi (corso Garibaldi 27). Una serata di letture in versi è l’iniziativa per celebrare il Giorno della Memoria pensata dai 100 Thousand Poets for Change per Milano, una Milano dove “crescono i movimenti neonazisti e razzisti, si tengono incontri di estrema destra, si vedono apparire svastiche ovunque – ha spiegato Roberto Malini che insieme a Daniela Malini e Steed Gamero cura eventi europei dei 100 TPC – C’è tanto antisemitismo e tanti episodi di omofobia: mancano programmi di educazione al rispetto delle minoranze”.  Continua a leggere

POESIA, CARCERE E FATICA

Voi non sapete la fatica/quando la strada piatta lassù al nord/abbandona il conforto/di un increspato asfalto/e varca la porta dell’inferno. Sono i primi versi della poesia con cui Vittorio Mantovani, detenuto del carcere di Bollate, artista, attore e socio della cooperativa Estia, si è aggiudicato il Premio letterario Emanuele Casalini riservato ai carcerati e assegnato lo scorso dicembre. Mantovani ha composto un ‘poemetto’, inno epico della Parigi-Roubaix, la corsa ciclistica più dura e impegnativa per definizione. Mantovani è poeta ‘di lungo corso’ e proprio recentemente è stato pubblicato il suo primo  libro di poesie, “La strada e il canneto”, edito da La Vita Felice Editore. Continua a leggere

LA FORZA SINCERA DELL’HAIKU

L’INTERVISTA Venticinque ‘haijin’ per raccontare una forma di poesia tra le più interessanti. La casa editrice Edizioni della Sera parte dall’ ‘Inverno’ per una collana dedicata gli Haiku, particolare componimento poetico della tradizione giapponese. Seguiranno le altre stagioni, ma già questo primo volume ha la forza sincera che solo la poesia sa comunicare come dimostrano, appunto, gli haiku riuniti in questo volume, brevi versi così stilisticamente rigorosi e chiari nella loro capacità comunicativa. ‘Inverno’ è quindi un viaggio tra 25 autori selezionati da Fabrizio Corselli – scrittore di poesia, educatore a Settimo Milanese e insegnante di Composizione poetica -, intervistato da Omnimilanolibri, curatore dell’intera collana antologica ‘Hanami’ (parola che definisce la tradizionale usanza giapponese di godere della bellezza della fioritura primaverile degli alberi) che raccoglierà gli haiku sulle altre stagioni.  Continua a leggere