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PARADISE, UNA CITTA’ DA FAVOLA

helfridUna città sotto sequestro, nelle mani di un gruppo di malviventi dall’aria insospettabile, anzi, dalla fama accattivante che spinge a fidarsi più che a diffidare di loro. Paradise è la città creata dall’avvocato scrittore Helfrid P.Wetwood. Dopo “Muto come un orsetto” (Frilli Editore) il 39enne milanese, appassionato di pittura e disegno, torna ad affascinare per la sua spiccata fantasia e la capacità di immaginare intrecci alternativi anche sulla base di elementi comuni e noti a tutti.

In questo suo nuovo testo, disponibile anche su Amazon, si assiste ad una lotta per la liberazione da parte Tony Horbo, agente decisamente singolare nel suo genere, esattamente quello che ci vuole se il gruppo di delinquenti da cacciare è composto da Babbo Natale, Biancaneve, Pinocchio, i Sette Nani, Cappuccetto Rosso, Cenerentola e il Coniglietto di Pasqua. 

Quando ti è venuta in mente la storia di Paradise?

Volevo scrivere anche io un libro sul crimine, ma volevo declinarlo a modo mio. Molti dei misfatti che si leggono nel libro, infatti, sono realmente accaduti. La realtà a volte supera la fantasia. Continua a leggere

SILENZIO, LONTANO DALLE CITTA’

MATTEO CACCIA libroUna storia di confine, paesaggistico, tra selvaggio e urbanizzato, e umano, tra civile e animale. L’ha scritta Matteo Caccia scegliendo gli Appennini e la Maremma come sfondo, o meglio, come co protagonisti assieme ad un lupo-mentore e ad un uomo accompagnato da un cane. “Il silenzio coprì le sue tracce” (Baldini & Castoldi) ricorda Cormac Mc Carthy e Konrad Lorenz, ma è un libro che procede da solo sulle sue robuste gambe, lasciando le orme su un tratto di neve intonso. E lasciando un segno nei lettori che, dalla città o dalla provincia, si trovano improvvisamente immersi nello stesso silenzio del protagonista, spezzato solo dalle parole dell’autore.

Dove hai scritto questo libro? Nel silenzio o con una “colonna sonora”?

Ho scritto il romanzo tra il mio appartamento di Milano e una casa di campagna che ho preso un anno fa e che ho preso anche perché nel suo nome c’era proprio la parola “lupo”. Non scrivo quasi mai ascoltando musica, lo faccio quasi sempre nel silenzio. Continua a leggere

UN BIMBO, UNA COPPIA, “NON ME”

NON ME Andrea di FabioUn bambino “piomba” in una coppia di dediti al lavoro, convinti che non ci si debba mostrare troppo umani in ufficio, perché la produttività non cali, e scardina le linee guida di quello che poteva sembrare un tandem in gradi di vincere ogni competizione lavorativa e di “intesa”. Scardina abitudini e convinzioni, ma crea una famiglia e coltiva quella parte sia di Sonia sia di Leonardo che non si sono mai mostrati a vicenda pur convivendo da anni e condividendo molte idee.

Tutto questo avviene a Milano, nel romanzo di Andrea Di Fabio “Non me”, pubblicato da Morellini Editore, nella città dove spesso appare che lavorare e produrre sia quanto di più importante durante la giornata e che queste due azioni possano infiltrarsi anche nella vita famigliare raffreddandola. Continua a leggere

25 ANNI DI ANTIGONE

antigoneL’era prima di Antigone, gli anni Novanta e il Duemila: gli ultimi tre decenni della storia italiana visti dall’associazione che da un quarto di secolo, appena compiuto, si occupa dei diritti e delle garanzie nel sistema penale.

E’ ciò che compare davanti agli occhi a chi ha il piacere e il dovere di sfogliare la graphic novel pubblicata da Round Robin Editrice “Antigone, 25 anni di storia italiana visti da dietro le sbarre”. I testi sono di Susanna Marietti, coordinatrice nazionale, le tavole sono opera di Valerio Chiola che ha saputo trasmettere con in segno grafico netto e originale temi a dir poco “incandescente”, da tempo, per il Paese.
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INTERNI D’AUTORE RITRATTI

ritratto autore 1.JPGDove le avrà scritte queste pagine? Su che divano si è disteso dopo aver consegnato l’ultima versione del proprio romanzo, da pubblicare? Cosa tiene in frigorifero? Cura le piante e ha animali che gironzolano per casa assieme ai suoi personaggi? Qualche risposta, chi si è fatto questo tipo di domande, la può trovare nel volume appena pubblicato da Papero Editore.

L’autrice di “Ritratto di uno scrittore in un interno”, Giovanna Canzi, ha bussato alla porta di sei autori e si è guardata attorno, dialogando con loro, poi il fotografo Pierantonio Tanzola ha immortalato in un secondo momento locali interi o piccoli particolari su cui lo sguardo si soffermava. Continua a leggere

VERSI DI QUARTIERE

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La grande Milano, messa in versi, non può essere ben rappresentata in una sola volta, è necessario dividerla per quartieri ed è così che hanno operato le edizioni Meravigli. Tanti poeti, tante zone, una moltiplicazione di sguardi sulla città che ne sanno catturare angoli inediti. Oppure ne sanno raccontare lo splendore, da anni noto, con parole diverse, quelle di chi sa come incastrarle alla maniera di un architetto, abituato a ragionare sull’equilibrio della struttura.

Dividere Milano per quartieri non separa le zone mettendole in contrapposizione ma valorizza al meglio le peculiarità di ciascuna di esse moltiplicando l’attrattività del loro insieme. Continua a leggere

MILANO E LE OTTO MONTAGNE

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Un milanese a lezione di montagna, di vita, fin dal giovane età, portato a confrontarsi con un paesaggio così immenso e immensamente selvaggio da sovrastare ogni abitudine e schiavitù cittadina. Così accade a Pietro, un bambino all’inizio di “Otto montagne” (Einaudi), il nuovo romanzo di Paolo Cognetti, amato scrittore nato a Milano ma che volge spesso lo sguardo verso paesaggi alpini, anche perché “Qualunque cosa sia il destino, abita nelle montagne che abbiamo sopra la testa”.

Senza trascurare ciò che è tangibile, rocce, laghi, pascoli e corsi d’acqua, l’autore non propone una bucolica gita fuori città bensì un seminario di vita con esperienze sul campo. Fatte da Pietro per tutti i lettori. Continua a leggere

OGGI E IERI, TENERI E VIOLENTI

teneri e violenti.JPGSaltellando tra anni Settanta Ottanta e anni 2016, Ivan Carozzi ha creato una esilarante e violenta descrizione di una Milano, solitamente difficile da catturare in un libro. “Teneri violenti” ci riesce bene, forse perché non pretende di spiegare ma racconta.

Racconta di un trentenne milanese che si innamora delle storie più strambe mentre, da redattore di una trasmissione in TV, si trova a scartabellare negli archivi delle notizie risalenti agli anni della sua nascita, e perfino a quelli precendenti. Ne viene quasi risucchiato, ma non resta vittima di uno sentimento malinconico, e neppure si trasforma in un amante del vintage. Continua a leggere